ARTROSI DEL GINOCCHIO

mercoledì 15 agosto 2012

IL MASSAGGIO SPORTIVO


Perché uno sportivo diventi un atleta, la preparazione fisica è un fattore necessario ma non sufficiente: molto spesso è la dimensione psicologica a fare la differenza. Ogni atleta ha una storia personale fatta di sensibilità, paure e schemi mentali che il preparatore atletico deve conoscere a fondo per spronare lo sportivo nei momenti più difficili e placare.
Il massaggiatore sportivo deve adempiere a quattro compiti importanti:
• mantenere in buona forma l’atleta durante la preparazione per prevenire problemi muscolari o articolari;
• preparare l’atleta prima della gara;
• contribuire al ripristino della normale funzionalità al termine dello sforzo;
• intervenire nel caso di traumi, sia sul campo sia in tutte le fasi seguenti. lo stress che si manifesta prima della gara. Il massaggiatore ha dunque un ruolo privilegiato: durante le sedute ha la possibilità di raccogliere una serie di preziose informazioni sul carattere della persona e lavorare in maniera più mirata per favorire il suo equilibrio psico-fisico. Se non avete una buona preparazione psicologica, ricercate un corretto supporto per affrontare le situazioni che di volta in volta si presentano.
Il massaggio durante a preparazione atletica
Ogni muscolo è avvolto da una guaina di tessuto connettivo fibroso (epimisio) che si estende anche al suo interno, avvolgendo le singole fibre (endomisio) e i fasci in cui si raccolgono (perimisio). Questa guaina si estende alle formazioni circostanti (tendini e ossa), ancorando saldamente il muscolo alle strutture che esso sollecita durante la contrazione. Il massaggio profondo consente di lavorare sul tessuto connettivo scongiurando il pericolo di aderenze, segnale di disfunzione, tensione o di vere e proprie patologie muscolari. Nella fase di allenamento, in particolare, aiuta a prevenire l’accumulo di tossine nei muscoli, evitare i crampi, ridurre la fatica muscolare e prevenire stiramenti e contratture. L’ideale è eseguire il massaggio completo lontano dall’allenamento, prestando particolare attenzione ai gruppi muscolari più interessati dal tipo di attività svolta. Non risparmiatevi, lasciate che il massaggio duri almeno un’ora, impastando i muscoli in profondità dopo un adeguato riscaldamento.
La tecnica dello scollamento deve essere eseguita dapprima sul tessuto connettivale cutaneo, sollevando la cute con i polpastrelli in direzione longitudinale o traversa rispetto al corpo. Potete eseguire questa tecnica senza usare oli o unguenti che facilitano lo scorrimento della mano sulla pelle, se la pelle non è troppo sensibile o irritata. Questo tipo di massaggio provoca una sensazione di trattamento profondo, leggermente doloroso ma molto gradito dagli atleti. Una volta terminata questa prima parte potete usare l’olio e massaggiare i muscoli in profondità, soffermandovi più a lungo nelle zone più tese e rigide. Alternate sempre a queste manovre specifiche movimenti più ampi di sfiora- mento e frizione leggera, per rendere il massaggio più gradevole e rilassante.
Massaggio prima della gara
Prima di affrontare una competizione sportiva è fondamentale un’efficace preparazione dei muscoli, con un occhio alla condizione psico-fisica dell’atleta e l’altro alle condizioni climatiche del momento.
• Se fa freddo proteggete i muscoli più interessati dalla prestazione atletica con tute, maglie e tubolari;
• prima del riscaldamento, eseguite un breve massaggio praticando frizioni anche con oli o unguenti ad azione riscaldante (per esempio, olio canforato). Il trattamento deve essere breve ed energico: eseguite le frizioni con l’atleta seduto per terra o su una panchina, le gambe piegate e i piedi appoggiati a terra. Questa posizione va bene sia per il massaggio delle gambe sia per la schiena e le spalle;
• prestate attenzione ai muscoli tesi e contratti: in questo caso le frizioni devono essere meno energiche e accompagnate da impastamenti ampi e leggeri;
• se l’atleta è troppo teso, eseguite un breve massaggio della volta piantare o frizionate dolcemente la zona lombare e le spalle; non esagerate per non far cadere del tutto la tensione pre-agonistica;
• se l’atleta è affetto da tendinite, stiramento o contrattura muscolare, eseguite un bendaggio con benda elastica mediamente stretta.
Il massaggio dopo la gara
Lo scopo è quello di rilassare e disintossicare i muscoli per eliminare fatica, contratture e crampi. Prima di procedere con il massaggio aspettate il tempo necessario perché le funzioni fisiologiche ritornino alla normalità:
• dopo una doccia tiepida, eseguite manovre lunghe e lente ed evitate di sottoporre l’organismo a un ulteriore affaticamento;
• realizzate impastamenti dolci e drenate per favorire la circolazione;
• fate in modo che l’atleta si rilassi e che scarichi le tensioni residue: al termine dovrà sentirsi rigenerato e non spossato;
• tenete conto dei fatto che un impegno agonistico prolungato richiede un massaggio di maggiore durata ma con manovre più dolci.
Massaggio nei vari sport
I massaggi assicurano importanti benefici allo sportivo, sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico. Di seguito, i gruppi muscolari da trattare con particolare cura e attenzione per le principali specialità sportive. Il massaggio sportivo favorisce l’elasticità, regola il tono muscolare ed evita stiramenti, strappi, contratture e dolori. Inoltre, promuove l’eliminazione delle tossine, favorendo un più veloce recupero dopo la gara, facilita l’irrorazione e l’ossigenazione dei tessuti, mantenendoli sani ed efficienti. Contribuisce alla salute psicologica dell’atleta, aiutandolo a superare la sindrome pre-agonostica, che si manifesta con una reazione psicogena ansiosa nei giorni che precedono la gara. Le controindicazioni sono le stesse che valgono per il massaggio in generale. Prestate comunque le dovute attenzioni e non massaggiate in caso di infiammazione. In presenza di traumi o patologie importanti, consultate il medico e attenetevi alle sue indicazioni.
Calciatori
Tutti i muscoli degli arti inferiori, con particolare riguardo a tricipite surale, quadricipite, ischio-crurali, estensori del dorso e muscoli del collo. Dopo la gara, il massaggio deve avere una durata superiore a quello di preparazione e deve essere fatto dopo la doccia; al termine bisogna rimanere distesi per almeno mezz’ora, ben coperti.
Canottieri
I muscoli del collo, del cingolo scapolare e del braccio, estensori del rachide, addominali, quadricipite, tricipite e surali. Dopo la gara, al termine di una buona doccia calda, il massaggio dovrà interessare gli stessi muscoli, ma soprattutto quelli del dorso.
Cestisti
Tutti i muscoli, in particolare quelli dell’avambraccio, della spalla e del polpaccio; massaggio digitale alle mani.
Ciclisti
Muscoli del dorso, quadricipite, tricipite, tibiali e peronieri; anche la muscolatura lombare deve essere accuratamente massaggiata. Dopo la gara trattate anche gli arti superiori.
Fondisti
Soprattutto estensori del rachide e glutei.
Lanciatori Cingolo scapolo-omerale, grande dorsale e grande rotondo; per i lanciatori di giavellotto anche gli arti interiori.
Nuotatori
Massaggio generale ma portato in forma leggera per non creare problemi al tipo di lavoro e al movimento, che in genere è morbido e ritmico.
Pesisti
Tutti i muscoli del corpo, in particolare quelli di braccio, avambraccio, cingolo scapolare e dorso.
Pugili
Avambraccio, braccio, deltoide, cingolo scapolo omerale estensori del rachide, addominali, tricipite surale e tendine d’Achille.
Saltatori
Tendine d’Achille, tricipite surale, quadricipite, glutei e, in minor misura, i muscoli del dorso. È consigliato il massaggio delle articolazioni dei piedi, seguito da blanda mobilizzazione passiva e attiva.
Sciatori
Dopo il riscaldamento, passate al massaggio generale, soprattutto di polpaccio, dorso, avambraccio e spalle. A fine gara anche mani e arti superiori, specie nei fondisti..
Velocisti

Oltre a pianta e dita dei piedi, tendine d’Achille, tricipite surale, ischio-crurali, estensori del rachide; è bene massaggiare, sia pure in tono minore, anche i deltoidi.  

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